Salone internazionale del Gusto di Torino... al prossimo anno

Si sono spente le luce nei padiglioni del  Lingotto di Torino che ha accolto per 5 giorni  gli oltre 1200 espositori provenienti da tutta Italia e da tutto il Mondo per esporre le loro eccellenze, anche se si è verificato un calo delle presenze rispetto alla scorsa edizione,conseguenza forse della crescente e opprimente crisi che attanaglia il popoli italiano. Quest’anno si è festeggiata la decima edizione dell’evento che si è  proposto come una mostra del cibo di eccellenza ma anche come un mercato del cibo, un luogo d’incontro e aggregazione dove si praticano l'economia e lo scambio, integrati da dosi massicce di cultura gastronomica e di consapevolezza etica e sociale.

Lo Slogan principale dell’evento è stato il cibo buono, pulito e giusto , cardine della filosofia di Slow Food.  Invece il tema dell’edizione 2014 sono stati l’Arca del Gusto e l’agricoltura familiare e grande novità del programma è stata l’apertura del Padiglione 5 del Lingotto interamente dedicato alla didattica e all’educazione del gusto. Appuntamenti immancabili per le famiglie e scolaresche nei laboratori del gusto che hanno effettuato un viaggio agli angoli del Pianeta.                                                

Non sono mancati conferenze e incontri, dove i produttori hanno spiegato e mostrato i loro prodotti di eccellenza affascinando la platea di visitatori e curiosi, che hanno proposto domande precise sui prodotti.
                                                                                                                                       
Anche i 22 presidi attivi nella Campania e Basilicata e le 40 aziende alimentari e agroalimentari hanno esposto con orgoglio i loro prodotti di eccellenza, come la Soppressata di Gioi, i Fagioli di Casalbuono e di Controne, le Alici di Menaica e ancora pregiati vini, olio e sott’oli, il Pomodoro del Piennolo  e la Pasta trafilata al Bronzo. Tutti alimenti di eccellenza che hanno incantato i visitatori ma soprattutto deliziato i loro palati. Di particolare rilievo in questa edizione, è stato l’aspetto sociale legato all’agricoltura e proprio all’interno degli stands campani e lucani comparivano cartelloni contro le trivellazioni per la ricerca del petrolio. Da parte degli organizzatori è stata esposta la volontà di internazionalizzare ancora di più la manifestazione, in modo da renderla la più grande a livello mondiale. Il fondatore dell’associazione Slow Food , Carlo Petrini ha salutato tutte le aziende partecipanti, invitandoli ad aderire alla prossima edizione che si terrà nel 2016.

Rosanna Raimondo