La Befana vien di notte....

La Befana vien di notte…..

Vola di tetto in tetto a cavallo di una scopa un po’ malconcia e scende giù dai camini con gonnellone scuro ed ampio, un grembiule con le tasche, uno scialle, un fazzoletto in testa, un paio di ciabatte vecchie e grandi per i suoi piedi, il tutto rallegrato da toppe colorate e di diverse forme. Una delle leggende narra che  una sera di un inverno freddissimo, bussarono alla porticina della casa della Befana tre personaggi vestiti in modo elegante :  erano i Re Magi che giungevano da un posto lontano per  rendere omaggio al bambino Gesù. Le chiesero dov’era la strada per Betlemme e la vecchietta indicò loro il cammino ma, nonostante le loro insistenze lei non si unì a loro perché aveva troppe faccende da sbrigare. Dopo che i Re Magi se ne furono andati sentì che aveva sbagliato a rifiutare il loro invito e decise di raggiungerli. Uscì a cercarli ma non riusciva a trovarli, così bussò ad ogni porta lasciando un dono ai bambino nella speranza che uno di loro fosse Gesù.                                                                                                                                                  

Così, da allora nella notte tra il 5 ed il 6 gennaio a cavallo della sua scopa viaggia per tutto il mondo a distribuire dolcetti, cioccolate, doni e anche carbone per i bimbi un po’ cattivelli.                                                      

In passato la Befana rappresentava l’incarnazione femminile dell’anno vecchio che si sacrifica per donare prosperità al nuovo anno. Infatti, la dodicesima notte dopo il Natale si celebrava la morte e la rinascita della natura, rappresentata dalla figura pagana di Madre Natura. La notte del 6 gennaio, Madre Natura, stanca per aver donato tutte le sue energie durante l'anno, appariva sotto forma di una vecchia e benevola strega, che volava per i cieli con una scopa e ormai secca  era pronta ad essere bruciata come un ramo, per far sì che potesse rinascere dalle ceneri come giovinetta Natura, una luna nuova. Prima di bruciare però, la vecchia distribuiva doni e dolci a tutti, in modo da piantare i semi che sarebbero nati durante l'anno successivo.                                                                            
In molte regioni italiane infatti, in questo periodo, vengono eseguiti riti purificatori simili a quelli del Carnevale, in cui si scaccia il maligno dai campi grazie a pentoloni che fanno gran chiasso o si accendono imponenti fuochi, o addirittura in alcune regioni si costruiscono dei fantocci di paglia a forma di vecchia, che vengono bruciati durante la notte tra il 5 ed il 6 gennaio.                                                       

La figura della Befana negli anni ha assunto un significato differente fino ad essere identificata come una vecchiarella buona che  elargisce dolci e regali ai bimbi.                                                                                                                                   
La calza della Befana dei contadini di qualche anno fa era fatta di lana e riempita di mandarini, noci , castagne e carbone vero che serviva a preparare le caldarroste.                                                                                                                                         
Grandi e piccini non dimenticate di lasciare un po’ di latte e qualche biscotto per la Befana…

R.Raimondo ( Uff. Stampa Uova al Tegamino)